La 1ª Brigata proletaria d'assalto dalmata, in cirillico Прва далматинска пролетерска ударна бригада, in serbo-croato Prva dalmatinska proleterska udarna brigada, è stata una formazione militare dell'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia che venne costituita il 6 settembre 1942 in Bosnia con alcuni reparti partigiani della Dalmazia.
La brigata partecipò alla maggior parte delle operazioni dell'Esercito popolare durante la Seconda guerra mondiale sul fronte jugoslavo combattendo contro gli eserciti dell'Asse e i collaborazionisti cetnici e ustaša.
La 1ª Brigata dalmata venne costituita ufficialmente dal Comando supremo dell'Esercito popolare di liberazione il 6 settembre 1942 nel villaggio di Dobra, nei pressi di Livno. La nuova unità partigiana era costituita da quattro battaglioni: il 1° "Ante Jonić", il 2° "Bude Borjan", il 3° "Josip Jurčević" e il 4° "Tadija Anušić", con in totale 1.217 combattenti, di cui 83 donne. Di questi partigiani, 1.184 provenivano dalla Dalmazia, principalmente da Spalato, Sebenico, Knin e Signo.
La battaglia della Sutjeska segnò uno dei momenti più drammatici della storia della 1ª Brigata dalmata che rimase accerchiata tra la Piva e la Tara insieme alle altre formazioni della 3ª Divisione d'assalto. L'unità ripiegò verso nord in prima fila e guidò il tentativo di sfondamento delle forze partigiane accerchiate guidate da Milovan Đilas e Sava Kovačević. Giunta al fiume Sutjeska, la brigata dalmata sferrò sotto il comando di Gligo Mandić l'attacco per aprire il varco nelle linee d'accerchiamento nemiche e in un primo momento ebbe successo. Mandić tuttavia attaccò senza coordinarsi con gli altri reparti che seguivano e dopo lo sfondamento proseguì subito con tre battaglioni della brigata senza attendere le altre unità che quindi si trovarono nuovamente accerchiate e furono in parte distrutte. Mandić venne criticato in seguito per la sua azione di comando in questa fase della battaglia. Mentre il grosso della brigata dalmata riuscì a sfuggire dalla trappola e si ricongiunse con il gruppo principale di Tito, il II e il III battaglione rimasero nella sacca e ripiegarono in piccoli gruppi verso l'Erzegovina. Le perdite della 1ª Brigata dalmata nella battaglia della Sutjeska furono altissime: 648 caduti su circa 1.000 partigiani, il 60% degli effettivi del reparto all'inizio dei combattimenti.
Nella fase finale della guerra la brigata dalmata prese parte, insieme alla 11ª Brigata dalmata, ai combattimenti contro il gruppo da combattimento della 369ª Divisione tedesco-croata e contribuì alla disgregazione del kampfgruppe tedesco "Alermann" e alla sconfitta di varie formazioni cetniche; quindì partecipò alla liberazione di Sebenico e alle operazioni che portarono alla liberazione di Mostar e Knin. Infine prese parte all'avanzata finale della 4ª Armata jugoslava verso l'Istria e Trieste, contribuendo alla liberazione di Bihać, della Lika, del litorale croato, Krk, Clana e Bisterza. La brigata terminò la guerra dopo aver raggiunto l'Isonzo l'8 maggio 1945. Nella brigata combatterono durante la guerra circa 5.500 partigiani, e nell'ultime fasi del conflitto furono inseriti anche circa 500 combattenti albanesi del Kosovo; 2.229 partigiani morirono combattendo nella 1ª Brigata proletaria d'assalto dalmata.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/1%C2%AA_Brigata_proletaria_d%27assalto_dalmata