Il complesso del Monte Moro è un insieme di strutture, bunker, postazioni per cannoni protette da campi minati disposto sulle pendici del monte Moro sopra Quinto. In seguito all'armistizio la sua gestione, finora affidata al Regio Esercito, passa in mano tedesca e il comando viene affidato al tenente di vascello Fritz Weegen. All'avvento della capitolazione tedesca del 25/04/1945 Max Berninghaus, l'attuale comandante del presidio, rifiuta di arrendersi, Avviene un primo tentativo di contatto tra le formazioni partigiane e le forze nemiche e ciò favorisce l'abbandono della batteria da parte del personale italiano composto da marinai della X Flottiglia Mas. Nonostante ciò Berninghaus non cambia posizione e di fatto rende impossibile ai suoi militari di stanza al monte Moro di unirsi alle colonne in ritirata nella pianura padana. Le trattative si concludono con l'arrivo dei soldati americani della 92° Divisione "Buffalo" che predispongono un piano d'attacco combinato e intimano i termini della resa. Il 28 aprile il tenente di vascello Weegen consegna il suo reparto nelle mani del capitano Donald K. Stevens, ufficiale addetto all'intelligence del 473° reggimento.
Fonte: Gimelli, F., Battifora, P., a cura di, "Dizionario della Resistenza in Liguria", De Ferrari Editore, Genova 2021, pp. 293-294