Il 16 dicembre l'armata italiana venne investita dalle forze sovietiche impegnate nell'operazione Piccolo Saturno, che travolsero il II e il XXXV Corpo d'armata italiano, e causarono lo sfaldamento totale dello schieramento italiano e del distaccamento tedesco-rumeno "Hollidt". Ne seguì una ritirata disordinata attraverso la pianura sovietica che anticipò di circa un mese il catastrofico ripiegamento del Corpo d'armata alpino a seguito della seconda offensiva invernale sovietica del gennaio 1943. Il Corpo alpino non venne toccato dall'offensiva di dicembre e a gennaio era ancora schierato sul Don, a sud della 2ª Armata ungherese; ma l'11 gennaio scattò la nuova offensiva sovietica, che travolse le difese ungheresi e tra il 15 e il 16 anche quelle del Corpo alpino. Iniziò così una ritirata di due settimane attraverso la steppa russa che comportò grosse perdite, si concluse il 31 gennaio e decretò di fatto la fine dell'intervento italiano sul fronte orientale e la fine dell'8ª Armata stessa.
Complessivamente, su 230.000 uomini, di cui 7.000 ufficiali, le perdite furono di 84.300 unità tra caduti e dispersi; 30.000 furono i casi di congelamento.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/8ª_Armata_(Regio_Esercito)
Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie premi il tasto gestisci cookie o consulta la cookie policy