Operaio meccanico, aderisce giovanissimo al Partito socialista e, nel 1921, si iscrive al Partito comunista italiano. Arrestato per la sua attività antifascista e sovversiva è condannato dal Tribunale speciale, nel 1935, a dieci anni di reclusione. Dopo l’8 settembre è tra gli organizzatori del movimento di Resistenza nel savonese. Trasferitosi a Genova, entra a far parte del Movimento di agitazione sindacale, particolarmente impegnato nelle organizzazioni clandestine di fabbrica, affiancando i membri del Triumvirato insurrezionale. Successivamente assume la carica di presidente del Comitato di liberazione nazionale di Savona. Dopo la Liberazione viene eletto sindaco di quella città.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari, Genova, 2008