Arruolato come marinaio presso Marina di Carrara, sin dall’ottobre 1943 aderisce al movimento di Resistenza e, nel gennaio 1944, fa parte del gruppo di Alto nell’imperiese
comandato da Felice Cascione (U Mëgu). Per le sue qualità militari viene nominato capo
squadra e partecipa a numerose azioni tra le quali spicca l’occupazione del paese di Badalucco (IM), avvenuta il 30 maggio 1944 anche con il coinvolgimento di squadre locali. Nell’occasione gli uomini di Dimitri raccolgono un considerevole bottino di armi abbandonate
dai tedeschi e dai fascisti costretti alla ritirata. Successivamente diviene comandante del 10°
distaccamento Berio della 4a brigata Guarrini.
Nel gennaio 1945, nel tentativo di nascondersi dai sempre più frequenti rastrellamenti, effet-
tuati da truppe tedesche e della Rsi, undici uomini del distaccamento di Dimitri, tra cui anche il commissario Nello Bruno (Merlo), si acquartierano nei pressi di una caverna tra Pantasina e Villatalla, in attesa di ricongiungersi con altre formazioni. Il 25 gennaio, però, guidati da una spia i fascisti della compagnia Senza Patria, effettuano una puntata nel vallone dove si trovavano i partigiani tra i quali alcuni ex prigionieri sovietici. Individuati, sono assaliti con bombe a mano e colpi di mitragliatrice. Dimitri e Merlo, per non cadere vivi in mano fascista, si suicidano, mentre i superstiti catturati saranno fucilati qualche giorno dopo.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.37