Nato a Savigliano (Cuneo) nel 1906 da famiglia operaia, cresce alla scuola delle Officine Metallurgiche Torinesi. Operaio Fiat dal 1938, nel 1943 è alla Fast di Rivoli come organizzatore e protagonista degli scioperi del marzo per i quali venne arrestato e trattenuto in carcere sino al 23 luglio, vigilia della caduta del governo Mussolini. Partigiano combattente nella 42 divisione "autonomi", nel 1944 è catturato dai fascisti e torturato nel famigerato covo di via Asti.
Licenziato dalla Fiat nel 1948 diventa dirigente provinciale dell'Anpi, dal 1956 è collaboratore presso la Federazione del Pci di Torino, dove ricopre la funzione di telefonista in via Chiesa della Salute negli anni '70. Muore nel 1979.