Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo

  • Storia

    Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo: 31 ottobre 1922 - marzo 1965
    L'Alto commissario fu istituito con decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159 (Sanzioni contro il fascismo) all'art. 40. Nominato su deliberazione del Consiglio dei ministri, era affiancato da Alti commissari aggiunti con competenze più specifiche nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri su proposta dell'Alto commissario. L'ufficio dell'Alto commissario aveva a disposizione funzionari e magistrati, un nucleo di polizia giudiziaria composta da carabinieri, pubblica sicurezza e guardia di finanza. L'Alto commissariato aveva il compito di promuovere l'azione penale su sua iniziativa o su segnalazioni delle pubbliche amministrazioni o su denunzia di cittadini; procedere all'istruttoria; rinviare gli imputati per il giudizio di epurazione alle commissioni per l'epurazione (il cui funzionamento è stabilito dal decreto legislativo luogotenenziale 13 settembre 1944, n. 198) oppure all'Alta corte di giustizia nel caso di membri del governo, delle Assemblee legislative, di alti gerarchi. Nel corso del dibattimento eseguito dalle commissioni e dall'Alta corte di giustizia, l'Alto commissariato sosteneva le funzione di pubblico ministero.

    Dal 13 maggio al 27 dicembre 1944 Carlo Sforza fu Alto commissario. Il 4 gennaio 1945 il Consiglio dei ministri, su proposta di Alcide De Gasperi, decise che le funzioni dell'Alto commissario fossero assunte collegialmente dai quattro Alti commissari aggiunti, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio dei ministri.
    Con decreto legislativo 8 febbraio 1946, n. 22 l'Alto commissariato venne soppresso e le competenze devolute in parte alla magistratura ordinaria in parte alla Presidenza del Consiglio.


    Fonte: Patrimonio dell'Archivio Storico - Senato della Repubblica ( https://patrimonio.archivio.senato.it/inventario/archivio-centrale-dello-stato/alto-commissariato-sanzioni-contro-fascismo )