Membro di un gruppo di patrioti antifascisti e comunisti di Imperia che, già da molto tempo prima dell'8 settembre 1943, sono soliti radunarsi in un magazzino di proprietà del patriota Garibaldi Giovanni (Biondi). Fin dall'inizio della lotta armata essi raccolgono qui armi ed altri rifornimenti da inviare in montagna e discutono sul da farsi per prendere importanti decisioni sulla lotta al nazifascismo. Amoretti è membro del PCI locale e nel novembre del 1943 partecipa alla costituzione del primo Comitato di Liberazione Nazionale di Imperia diventandone rappresentante del PCI. Sempre in questo mese aiuta i compagni del CLN di Diano Arentino (IM) appena costituito ad inviare uomini in montagna e ad allacciare stretti legami con i CLN dei comuni vicini. Alle falde del monte Pizzo d'Evigno (IM), nell'estate del 1944 si svolge un'importante riunione clandestina a cui Amoretti partecipa assieme ai rappresentanti dei CLN della zona e ad altri cospiratori: lo scopo è tracciare le direttive riguardanti i rapporti politici tra le forze della Resistenza in montagna ed in città, nonchè risolvere i problemi dei collegamenti logistico-informativi con la guerrigli, dei sistemi di difesa dai rastrellamenti nemici e della condotta dei partigiani nei confronti della popolazione.
Fonte: Biga, Francesco, Iebole, Ferruccio, "Storia della Resistenza imperiese. I Zona Liguria", volume V, Imperia 2016, pp. 26, 97 (nota n.198), 110, 166, 169.