Genova custodisce l’archivio notarile più antico del mondo. Possiede il più antico registro notarile esistente, il celebre cartolare di Giovanni Scriba, che inizia nel 1154 ed unici al mondo, insieme a due savonesi, sono anche gli altri sette cartolari del dodicesimo secolo. Con i suoi 150 registri del Duecento Genova supera da sola il totale di quelli conservati nel resto d'Europa. Le unità trecentesche sono circa 450, oltre mille quelle del Quattrocento. Ma non ci sono solo i numeri: lascia sbalorditi la varietà degli atti. Una grande storica, Renée Doehaerd, ha osservato che mentre nelle altre città italiane i piccoli accordi della vita quotidiana si facevano oralmente, a Genova i grandi mercanti non si rivolgevano al notaio solo per i loro traffici internazionali, ma anche per dare forma scritta alle più piccole transazioni economiche e alle più intime questioni private, con le loro mogli, i loro figli, i loro amici, i loro schiavi. E poi colpisce l’ampiezza, che non ha eguali, degli orizzonti geografici: ovunque, in ogni angolo del mondo conosciuto, si siano spinti i genovesi, lì li hanno seguiti i loro notai, dall’Inghilterra alle Fiandre, dalla Spagna al Maghreb, dal Levante al Mar Nero.