Ardito, Giorgio

    Data di esistenza

    Data di nascita : 26/03/1942

  • Luogo di nascita

    Torino

  • Biografia

    Nato a Torino nel 1942 da famiglia operaia. Si impegna nella Giac (Gioventù di azione cattolica) fino a quando, nel luglio del 1960, aderisce a Nuova Resistenza e al movimento sorto contro il Governo Tambroni assieme a tanti esponenti cattolici.
    Partecipa alle lotte sindacali e per la pace dei primi anni Sessanta e fa parte della segreteria del Comitato "Città europee per il Vietnam".
    Nel novembre 1966 si iscrive al Pci, presta servizio militare e lavora in diverse aziende prima di fare politica a tempo pieno.
    Partecipa ai grandi movimenti sviluppatisi dal 1968. Ricopre diversi incarichi di partito (zona Pinerolo, stampa e propaganda, dal 1966 al 1975 responsabile Fiat -occupandosi particolarmente delle condizioni di lavoro e della sua organizzazione-, istruzione e cultura).
    Eletto consigliere provinciale nel 1975 in Borgo Vittoria; rieletto nel 1980 e nel 1985 in Barriera di Milano; ricopre gli incarichi di capogruppo, assessore all'istruzione, vicepresidente della Provincia, impegnandosi a fondo sui temi sociali e nella riforma della pubblica amministrazione e delle istituzioni,
    Eletto segretario della Federazione torinese del Pci nell'ottobre 1987, caratterizza la sua direzione con il rinnovamento e l'apertura del partito alla società e a tutta la sinistra democratica; anche per ciò partecipa con entusiasmo alla fondazione del Pds.
    Nel febbraio 1991 dà le dimissioni da segretario e da funzionario in polemica con i vecchi metodi usati da alcuni dirigenti del partito nel formare e giudicare i gruppi dirigenti e per essere quindi più libero di lottare per cambiare la concezione politica; si iscrive al Pds.
    Dal 1985 al 1987 è responsabile della commissione enti locali; viene eletto consigliere provinciale e Assessore all'istruzione nel 1976; dal 1977 al 1985 è Vicepresidente del Consiglio provinciale. Nel 1990 oltre a essere consigliere comunale di Torino fa parte del Consiglio nazionale e della Direzione provinciale del Pds.