La decisione tedesca di lasciare l'"Armata Liguria" lontana dalle zone più attive del fronte fece in modo che quest'unità non prendesse parte a scontri significativi. Fu invece impiegata in attività di controllo del territorio dietro le linee, reprimendo sanguinosamente le attività dei gruppi di Resistenza.
Dopo lo sfondamento della linea Gotica, la disfatta delle forze dell'Asse era ormai imminente. Le ostilità in Italia terminarono formalmente nella notte del 3 maggio 1945, alle ore 4.30. Tra gli appartenenti all'Armata Liguria, quelli in organico al Corpo d'armata Lombardia si dissolsero in parte ad Alessandria-Valenza e in parte a Magenta entro il 30 aprile; quelli in organico al LXXV. Armeekorps a Strambino-Ivrea, resistettero in armi fino al 2 maggio 1945, quando oltre sessantamila tedeschi e italiani (agli ordini del generale Hans Schlemmer) si arresero e furono fatti prigionieri dalla 34ª divisione di fanteria statunitense.