Dopo l’armistizio è tra gli animatori e gli organizzatori della lotta partigiana nel savonese.
Componente del Comitato federale clandestino e del Triangolo militare del Pci di Savona.
Nel luglio 1944 organizza, a Vado Ligure, un gruppo di sappisti che costituirà il nucleo iniziale
di una brigata i cui distaccamenti avrebbero più tardi operato come veri e propri reparti militari di montagna. A fine febbraio 1945 è nominato comandante della divisione Sap Gramsci operante nel savonese e schierata su sette brigate.
La sera del 5 aprile 1945, recatosi a Vado Ligure per raccogliere notizie in territorio controllato dai nazifascisti e per far affluire rinforzi alle bande partigiane, è catturato dalle Brigate nere. Sebbene percosso e seviziato non rivela alcuna informazione ai fascisti che lo uccidono sul posto. Medaglia d’argento al valor militare.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.49