L' Organizzazione comunista Avanguardia Operaia (AO) era un'organizzazione della sinistra rivoluzionaria, nata a Milano nel periodo del Sessantotto, coagulando, su una piattaforma politica operaista-leninista, i CUB Comitati Unitari di Base (organismi di sindacalismo diretto, molto forti nelle grandi fabbriche milanesi), i collettivi studenteschi di alcune facoltà scientifiche e di istituti tecnici, intellettuali legati ad esperienze operaie (Vittorio Rieser di Torino, alcune realtà del centro-sud).
Tra la fine del 1967 e i primi mesi del 1968 la testata Avanguardia operaia comparve come foglio "a cura di un gruppo di lavoratori della Sit-Siemens" di Milano, divenendo ben presto il giornale ufficiale dell'omonima organizzazione, sorta dall'unione degli stessi operai della Sit-Siemens e della Pirelli, Sip e Borletti con alcuni militanti trotzkisti fuoriusciti dal PCI e dai Gruppi Comunisti Rivoluzionari (GCR). Tra questi ultimi, i principali esponenti di AO: Massimo Gorla, Luigi Vinci e Silverio Corvisieri.
L'organizzazione, il cui centro operativo fu sempre situato nell'area milanese, ebbe diverse testate di riferimento - oltre ad Avanguardia operaia, Politica comunista (1972), Quaderni di Avanguardia operaia (1972), Quotidiano dei lavoratori (1974). Quest'ultimo che ebbe discreta diffusione nelle città industriali del nord-Italia.
AO fu travolta, come tutte le organizzazioni della nuova sinistra, a metà anni settanta dalla crescente militarizzazione dello scontro sociale e politico, e scelse di percorrere la strada dell'ingresso nelle istituzioni, aderendo nel 1976 al cartello elettorale di Democrazia Proletaria (con Lotta Continua e PdUP) e facendo eleggere Gorla e Corvisieri come deputati. Quando Democrazia Proletaria si costituì in partito nel 1978, vi confluì la maggioranza di Avanguardia Operaia, guidata da Gorla, Corvisieri e Vinci (poi parlamentare europeo di Rifondazione Comunista), mentre la minoranza di Aurelio Campi entrò nel PdUP.
Cub
Organizzazioni operaie nate nelle fabbriche, in opposizione alle Commissioni interne dei sindacati istituzionali, a partire dal 1969. Costituirono il punto di riferimento più rimarchevole del lavoro sindacale di 'Avanguardia operaia'.