La Società Anonima Acquedotto De Ferrari-Galliera venne fondata a Genova nel 1880. Il capitale sociale era di tre milioni di lire, sottoscritto per quasi metà da azionisti belgi e per un terzo da finanzieri genovesi, in particolare da Raffaele De Ferrari, duca di Galliera. In seguito si sarebbero affermate come maggiori azioniste della società le famiglie Parodi ed Anfossi. La sede era nel Palazzo Cristoforo Spinola, in piazza della Nunziata, 6. Lo scopo era quello di fornire di acqua potabile la città di Genova, il cui fabbisogno idrico era soddisfatto solo al 60%. a partire dal 1890 le acque dei laghi del Gorzente furono utilizzate per alimentare la prima centrale idroelettrica italiana. Il De Ferrari-Galliera espanse a più riprese la propria attività nel settore della produzione e distribuzione dell'energia elettrica. Nel 1891 fondò la Società Genovese di Elettricità. Quest'impresa, tuttavia, nel 1896 venne ceduta al gruppo berlinese AEG e da questo incorporata nelle Officine Elettriche Genovesi. Nel 1898 fu costituita una nuova compagnia elettrica, la Società Ligure di Elettricità e nel 1906 fu la volta della Società anonima forze idrauliche Alta Scrivia.
Anche l'attività propriamente idrica si adeguava ai progressi della tecnica e nel 1914 venne costruito l'impianto di potabilizzazione delle acque.
Nel 1956 il De Ferrari-Galliera acquisì il controllo del rivale Acquedotto Nicolay. Nel 1959 la DFG realizzò gli impianti per la captazione dai torrenti Leira e Cerusa, a Voltri.