Azienda Ferrari La Spezia

  • Storia

    Società colosso di costruzioni edili fondata nel lontano 1918 dal padre ingegner Nino Ferrari che arrivò alla Spezia da Bologna nel 1909 per costruire la sua prima grande opera: il ponte sul fiume Magra a Caprigliola, opera considerata all’avanguardia all’epoca con le sue cinque arcate snelle in cemento armato. Si trattò del primo grande ponte mai costruito in Italia.
    Successivamente l’impresa mutò la ragione sociale in Società Anonima e in seguito in Società Ing. Nino Ferrari in n.c. Nel 1975 l’impresa cambiò ancora ragione sociale in Ing. Nino Ferrari Impresa Costruzioni Generali srl, denominazione che rimarrà tale fino al 2007, anno del suo scioglimento.
    Nel 1945 il figlio, l'ingegnere Franco Ferrari (conferito del titolo di Cavaliere del Lavoro nel 1989 e conosciuto come "re del cemento"), mosse i primi passi nella grande impresa di famiglia diventando direttore tecnico facendo decollare l’azienda in un impero di rilevanza internazionale. Ed è dopo la realizzazione del ponte di Caprigliola, che la società Ferrari ha continuato a costruire ponti e viadotti, edifici pubblici di grande rilevanza e di notevole pregio architettonico e importanti complessi immobiliari di civile abitazione.
    Dal 1918 al 2007, la Nino Ferrari ha realizzato più di milleduecento appalti, pubblici e privati, alla Spezia e su tutto il territorio nazionale estendendo il campo di attività anche all’estero in Libia, Egitto, Israele e Polonia. La società ha costruito alla Spezia opere pubbliche divenute storiche: il palazzo del Governo nel 1926 ultimato in diciotto mesi con tutti i decori e gli arredi, il palazzo di fronte denominato Grattacielo dell’architetto Bibbiani, il Palazzo Civico nato dalla mano dell’architetto Franco Oliva, il palazzo degli Studi di piazza Verdi, il palazzo San Giorgio ai Colli, il palazzo Ferrari in viale Italia, il grattacielo di piazza Ginocchio, la sede dell’Istituto Nautico, la nuova Questura, il nuovo stadio Alberto Picco e la ristrutturazione del Teatro Civico.
    Sul fronte delle opere industriali, l’impresa Ferrari ha realizzato in Egitto e Israele cisterne sotterranee avveniristiche poi illustrate alla Nato. Prima del 2000, aveva presentato il progetto dei cassoni affondabili da barriera da realizzare nei bacini di carenaggio degli arsenali militari, diventati poi un brevetto. E fu realizzato il grande bacino numero 6.

    https://www.ilsecoloxix.it/la-spezia/2020/11/20/news/la-spezia-addio-al-cavaliere-ferrari-era-l-ultimo-re-del-cemento-1.39562901

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