Azienda acquedotto di La Spezia - Società Acquedotti Tirreni SAT
Storia
Nel 1912 l’ingegner Baratta fondò la “Società Lunense Acqua e Forza” divenendone Consigliere Delegato.
Nel 1913 l'Ingegner Baratta ricevette la medaglia d'oro del Ministero dei Lavori Pubblici all'Esposizione Verdiana di Parma (Mostra dell'Appennino) per i progetti del Lagastrello, di Cedro, del Taverone, dell'Enza e del Brasimone.
Nello stesso anno, in relazione alla precaria situazione igienico sanitaria esistente alla Spezia, L’Amministrazione Comunale decise di bandire un pubblico concorso per la realizzazione di un nuovo acquedotto in grado di fornire 10.000 metri cubi al giorno di acqua potabile.
Furono presentati quattro progetti:
1. La Società Generale delle Acque per l'Estero, con sede a Parigi, prevedeva l'estrazione di acque sotterranee in località Vappa;
2. L'Ingegner Fausto Baratta prevedeva l'estrazione di acque dal subalveo del fiume Magra in località Fornola ed il convogliamento sino alla Città
3. L'Azienda Municipalizzata dell'Acquedotto della Spezia prevedeva l'utilizzazione di acque superficiali del fiume Magra e Vara con potabilizzazione ad ozono;
4. L'Ingegner Mauro Duchini prevedeva la derivazione delle acque sorgive in località Chiesaccia in Garfagnana ed il successivo convogliamento a Spezia.
La Commissione esaminatrice dei progetti fu presieduta dal Professor Giovanni Capellini ed aveva tra i componenti il Professor Giuseppe Colombo del Politecnico di Milano, noto per aver pubblicato il famoso “Manuale degli Ingegneri”.
La commissione terminò i lavori nel 1914 e propose al Comune della Spezia il progetto Baratta, così concludendo “…il progetto, le ricerche e gli studi compiuti in modo assiduo ed encomiabile dal progettista Ingegner Fausto Baratta hanno portato al completamento del progetto senza variarne il costo stabilito, ed il progetto stesso è sufficientemente studiato e pronto alla pratica attuazione.
Inoltre lo straordinario aumento dei prezzi dei macchinari, delle tubazioni e dei lavori in generale, mantenendo la Società Lunense inalterato il prezzo offerto, rappresenta un notevole sconto del quale è doveroso che il Comune tenga il debito conto.” Nello stesso anno l’Ingegner Baratta fu insignito della Medaglia d’oro al valor civile che gli venne consegnata all’Esposizione Internazionale d’Igiene di Genova, dove presentò il progetto esecutivo dell’acquedotto della Spezia.
Nel 1915 iniziarono i lavori di costruzione dell’Acquedotto di Fornola, che nel 1916 era già in grado di rifornire parte della città della Spezia e le strutture della Marina Militare, compreso il frigorifero militare di San Bartolomeo, attraverso una rete di tubazioni di oltre dodici chilometri, con acqua proveniente da sedici pozzi tubolari trivellati in sponda destra del fiume Magra.
Successivamente l’acquedotto della Città della Spezia è stato potenziato adeguatamente
Nel 1975, il Comune affidò ad AMGA (Azienda Municipalizzata Gas Acquedotto) poi ACAM (Azienda Consorzio Acqua Metano) la gestione dell’acquedotto.