Enrico Bagnone è un operaio anarchico sarzanese. Nel 1906 il suo nome appare tra i sottoscrittori del giornale anarchico "Il Libertario"; nel 1912 si abbona al giornale "Germinal" di Ancona, anch'esso di area anarchica.
Ottenuto l'esonero all'inizio della Prima guerra mondiale in quanto operaio allo stabilimento Vickers-Terni di La Spezia, poi OTO-Melara, nel 1917 è tuttavia chiamato alle armi per "propaganda sovversiva" ed inviato nella sede di reclutamento di Lodi del 42° Reggimento Fanteria "Modena". Congedatosi, torna a Sarzana e prosegue la sua attività anarchica; nel 1923 fugge clandestinamente in Francia nella zona della Costa Azzurra.