Insieme ad altri giovani di Parma sale in montagna e partecipa ai primi attacchi contro i presidi nazifascisti in val Nure. Entra nel gruppo Penna ove rimane sino al maggio 1944, quando segue il comandante Ernesto Poldrugo (Istriano) che formerà un distaccamento nei pressi di Volpara. All'inizio ricopre il ruolo di vicecomandante della 59ª brigata garibaldina di manovra Caio. Dall’agosto 1944 diviene commissario politico del distaccamento Guerci, di stanza a Rezzoaglio e l’11 febbraio 1945 è nominato comandante del Servizio informazioni e polizia della brigata e successivamente vicecommissario della stessa. Il 5 aprile 1945 viene promosso dal Comando Zona commissario politico della brigata Caio.