Cresciuto in una famiglia profondamente antifascista – il padre Emilio aderisce al Pci nel 1926, svolgendo attività politica in val Bisagno e ricoprendo l’incarico di istruttore militare di zona – con alcuni coetanei del quartiere genovese di Borgoratti forma uno dei primi gruppi del Fronte della Gioventù e svolge attività di reclutamento e propaganda antifascista. Più tardi il gruppo è impegnato in attività di disarmo di militi fascisti e di trasporto armi verso le formazioni partigiane. Nella primavera del 1945 organizza lo sciopero politico degli studenti dell’Istituto tecnico industriale di Sampierdarena. Nel mese di aprile raggiunge, insieme al padre, le postazioni della volante Severino in val Brevenna ed è inserito nel distaccamento “corrieri” come staffetta. Alla Liberazione è impegnato con la Severino nel mantenimento dell’ordine pubblico, e per un anno rimane ad operare nella polizia nella 1° Compagnia Agenti di Polizia, ex Brigata di Polizia “Severino”.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.61