Partigiano della Divisione partigiana autonoma "Valdossola", operante nella bassa val d'Ossola e nel Verbano fino in Svizzera.
Nel Fondo "Lilio Giannecchini-Toscano", busta 3, fascicolo 10 conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova, è reperibile in forma di copia statica la sua scheda manoscritta redatta in un registro delle “persone pericolose in linea politica” compilato dalla Legione territoriale Carabinieri Reali di Genova in una data entro il 10-20/04/1938, giorno dell'ultima annotazione a lato del testo, e dunque prima del suo ingresso nella sfera resistenziale.
Nel documento viene così descritto:
"Statura m. 1.65, corporatura esile, capelli neri lisci, viso colorito, occhi castani, baffi rasi, veste dimessamente da operaio. Comunista biografato, carattere violento, intelligenza sveglia ma di cultura limitata. Era segretario della sezione di Genova della Federazione Comunista Lavoratori Industria dell'Alimento. Aveva una certa influenza nella federazione genovese del Partito Comunista al quale era regolarmente iscritto. Attivo propagandista e abile per la diffusione dei manifesti sovversivi. Il 19-11-1926 era assegnato al confino per la durata di anni 3. L'11 gennaio 1926 denunciato al Tribunale Speciale per avere tentato di ricostruire a Lipari, assieme ad altri confinati, la sezione del disciolto Partito Comunista. Prosciolto in istruttoria per non luogo a procedere. Il 21 novembre 1929 tornato a Genova per ultimazione periodo assegnazione al confino. E' costantemente vigilato. Iscritto nella rubrica di frontiera per impedirgli l'espatrio. Categoria 3°".