Commissario politico attivo nel comando della Divisione Garibaldi "Lunense", IV Zona Operativa Liguria.
Docente universitario di storia dell’arte, storico e scrittore, dopo aver aderito all’antifascismo di formazione crociana, nel 1942 entra nel movimento Giustizia e Libertà e militerà nel Partito d’azione fino al suo scioglimento. Dopo l’8 settembre aderisce alla Resistenza unendosi ai partigiani della “banda Melis”, formazione che prende il nome dal suo fondatore e comandante, il capitano Ernesto Melis, ufficiale di stanza all’Accademia militare di Modena rientrato a Spoleto dopo l’armistizio. Nella “banda Melis”, operante nella zona appenninica fra le Marche e l’Umbria, Battaglia combatte dal 1° dicembre 1943 al giugno 1944, raggiungendo il grado di commissario di guerra di zona.
Dopo la liberazione dell’Umbria, il 15 luglio si fa paracadutare, insieme a due compagni, dall’organizzazione militare alleata oltre le linee del fronte, in Garfagnana, presso la banda organizzata dal maggiore britannico Anthony John Oldham (Tony) con il quale partecipa alla costituzione della divisione Garibaldi Lunense, avvenuta nell’agosto 1944 a Regnano e di cui assume il grado di commissario politico. Sottrattosi ad un rastrellamento a Cogna, prende poi parte a numerose azioni, fra le quali un attacco effettuato il 27 novembre 1944 sulla strada fra Castelnuovo e Arni che sbaraglia un’intera colonna nemica. Nelle ultime fasi del conflitto gli viene assegnata la carica di inviato del governo nazionale dell’Italia liberata per la città e la provincia di La Spezia.
Nel 1946 aderisce al Pci, proseguendo la sua attività di scrittore: tra i suoi libri, oltre alla fondamentale
Storia della Resistenza italiana pubblicata nel 1953, si segnalano Un uomo, un partigiano, La prima guerra d’Africa, La Seconda guerra mondiale e Risorgimento e Resistenza. Medaglia d’argento al valor militare.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.65