Operaio comunista, arruolato in Marina presso l’Arsenale di Venezia, dopo l’8 settembre rientra a Sarzana. Nella primavera del 1944 diventa comandante di un distaccamento di giovani sarzanesi, con il quale organizza l’attacco ad un treno merci tedesco tra Sarzana e Santo Stefano, l’assalto alla caserma di Rocca Murata (Parma) e la cattura di quaranta brigatisti neri a Bardi (Piacenza). Dal 19 settembre è vice comandante della brigata Ugo Muccini della 1ª divisione →Liguria e comandante del distaccamento Baccinelli. Partecipa ad importanti azioni, tra le quali quella per liberare i civili tenuti in ostaggio a Sarzana, a fine settembre, e quella contro la caserma delle Brigate nere e della Gnr che, nell’aprile 1945, porta alla liberazione della stessa città. Nel dicembre 1944 è nominato comandante della brigata Muccini, mantenendo fino a marzo anche il comando diretto del distaccamento Baccinelli. Senatore nel dopoguerra, il 2 giugno 1994 gli è stata conferita l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica. Alla sua memoria è stato intitolato il museo audiovisivo della Resistenza delle province di Massa Carrara e La Spezia a Fosdinovo. Medaglia d’argento al valore militare.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021
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