Bianco, Vincenzo

    Data di esistenza

    Data di nascita : 11 febbraio 1898

    Data di morte: 1 agosto 1980

  • Luogo di nascita

    Torino

  • Biografia

    Nato a Torino l'11 febbraio 1898, ex operaio metallurgico. Iscritto al Pci dalla fondazione.
    Nel 1912 si iscrisse alla Federazione della gioventù socialista. Operaio fonditore fece parte con P. Togliatti, M. Montagnana; G. Parodi, S. Roveda e altri del primo Comitato esecutivo del Pci di Torino, e membro del Comitato esecutivo della FGC della provincia.
    Condannato con G. Parodi per l'occupazione delle fabbriche è costretto nel 1922 a emigrare, prima in Francia, successivamente in Germania prima di passare in Urss dove frequentata le scuole di partito, fino al IV° congresso del Pci, a Colonia nell'aprile del 1931 in cui viene eletto nel Comitato centrale.
    Inviato in Italia clandestinamente, fu catturato a Venezia nel '31, dalla polizia e condannato a nove anni e undici mesi dal Tribunale speciale. Uscì dal carcere, per amnistia, nel 1934 e tornò a Mosca dove restò - membro attivo del centro estero del Partito - fino all'ottobre del 1936 quando partì volontario per la Spagna dove combattè con il nome di "Colonnello Krieger" con le Brigate internazionali, svolgendo ruoli politici e militari di primo piano, fino alla fine nel 1937. Tornato a Mosca fu lui che nell'estate del 1938 prese in consegna tutte le carte di Gramsci (morto nell'aprile del 1937) che la cognata Giulia aveva inviato dall'Italia e a inviarne le copie a Togliatti che si trovava ancora in Spagna.
    Rappresentante del Partito italiano in seno al Comintern, vi svolse delicate e importanti funzioni. In quella sua qualità redasse fra l'altro un "documento economico - politico" sulla situazione italiana (ripubblicato da "Critica marxista" con prefazione di G. Amendola nel 1968). Nel maggio del 1943 fu tra i firmatari del atto di scioglimento del Comintern.
    Tornato in Italia nel 1944 fu membro del Comando Alta Italia durante la Resistenza.
    Fino al 1950 ebbe incarichi dirigenti nel Pci, prima come Ispettore al Comitato regionale pugliese; quindi nel Direttivo regionale piemontese; infine nella Commissione centrale di Organizzazione. Nel 1950 inizia la collaborazione con l'Unità di Roma.
    (note tratte dal suo fascicolo personale)