Blandini, Blandino (Tigre)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 19/11/1915

  • Biografia

    Figlio dell’ex segretario del Partito popolare di Aulla (MS), dopo l’8 settembre 1943 lavora nelle ferrovie alla stazione di Migliarina (SP). In ottobre, avendo già partecipato ad azioni di sabotaggio, entra in contatto con Cesare Godano (Gatto), Daniele Bucchioni (Dany) e Dino Balli e aderisce al Partito d’Azione.
    Il primo maggio 1944, con l’incarico del Cln di portare 60 mila lire ai partigiani in montagna, abbandona definitivamente il lavoro ed entra nella lotta armata. Opera nella Colonna Giustizia e Libertà nel madrignanese, in val di Vara, sino a raggiungere il 26 di settembre il grado di comandante di un distaccamento della 2° compagnia. Nel gennaio 1945 il distaccamento di Tigre viene trasferito a Montereggio (MS) e nelle sue file sono incorporati i componenti del plotone Cavallo. Nell’occasione gli sono affidate le funzioni di comandante di compagnia dipendente dal 1° battaglione Val di Vara comandato da Bucchioni. Durante il rastrellamento invernale sventa il tentativo di un gruppo di alpini che, fingendo di volersi arrendere, attaccano i partigiani: questi ultimi, però, messi sul chi vive e piazzati in posizione sicura, rispondono al fuoco infliggendo forti perdite al nemico. Dotato di buone qualità di comando
    e di organizzazione instaura ottimi rapporti con la popolazione nel mulazzese, ricevendone
    elogi e ringraziamenti. L’attività militare continua e, alla fine di febbraio, con una squadra
    tende un’imboscata sulla statale della Cisa, tra Villafranca e Pontremoli, contro alpini della
    divisione Monterosa, uccidendo un ufficiale, un sottufficiale e un borghese che li accompagna. Nella zona controllata dalla sua compagnia sorgono sovente polemiche con formazioni garibaldine che tendono a operare in val di Magra; altre frizioni si hanno con il Comando unico parmense ma ogni tipo di contrasto viene sempre composto. Il 28 marzo un attacco di sorpresa dei giellisti di Tigre contro una quarantina di tedeschi, in località Busatica presso Mulazzo, si conclude con la fuga dei rastrellatori, grazie anche all’intervento di una squadra della formazione garibaldina Matteotti-Picelli.
    Insieme ai compiti militari la compagnia di Blandini svolge un’opera di controllo dell’attività economica nella zona, oltre che di sorveglianza della centrale idroelettrica di Teglia. Nel mese di aprile l’attività militare della GL si intensifica per culminare con l’occupazione di Aulla il 23 aprile 1945, alla quale Blandino Blandini (Tigre) fornisce un contributo importante subendo anche una ferita. Dopo la Liberazione sarà nominato vicequestore di La Spezia.

    Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.82