Avvocato appartenente ad una nota famiglia socialista di Sarzana, dopo l’8 settembre viene arrestato dai fascisti e rinchiuso in carcere per ben due volte. Uscito dalla prigione, lascia Sarzana e si sposta ad Apella, ove si unisce alla formazione partigiana che lì si sta costituendo. Commissario politico del distaccamento Bottero, si sposta per un periodo, insieme ad altri sarzanesi, a combattere in Garfagnana. Rientrato nella zona di Sarzana, mantiene il suo incarico all’interno del distaccamento ed è nominato vicecommissario della brigata Ugo Muccini. Partecipa all’attacco svoltosi a Sassi, in Garfagnana, in appoggio alla divisione Lunense e al termine di esso (pochi giorni prima del rastrellamento del 29 novembre 1944) passa le linee del fronte per raggiungere gli Alleati, nella speranza di venire reimpiegato sul fronte. Poiché questo non avviene, si dirige a Roma, ove prende contatto con la direzione del Partito socialista e viene mandato, con lo pseudonimo di Alfredo Gerardi, alla scuola di addestramento dell’Oss. Allontanato da un superiore polacco per il suo rifiuto di estorcere segreti militari ai prigionieri tedeschi mediante sevizie fisiche, rientra a Roma, concludendo così la sua attività partigiana.
Riconosciuto come Partigiano combattente e commissiario di distaccamento con il grado di capitano:
https://www.ilsrec.it/database/partigiano.php?RicercaID=5193