Partigiano lombardo della 2° Brigata Garibaldi (?) e comandante di Distaccamento sull'appennino tra le province di Parma e La Spezia.
Nel Fondo "Giannecchini-Toscano", busta 5, fascicolo 5 conservato presso l'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e l'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova, è disponibile ampia documentazione relativa al processo delle Corti d'Assise Straordinarie di Lucca e Genova che, nel dopoguerra, hanno condannato due ex-militari (Mario Recusani e Felice Ferrarese) della Divisione Rsi Alpina "Monterosa" per numerosi crimini tra cui il violento pestaggio del maresciallo dei Carabinieri di Chiavari (GE), Carlo Galli. Bozzetti ha redatto una dichiarazione sd presso la Corte d'Assise di Chiavari relativa principalmente all'operato di Recusani, disponibile in tale Fondo. In quest'ultima si legge testualmente:
"[...] Venuto a sapere dell'apertura dell'istruttoria presso codesta Corte d'Assise Straordinaria a carico del signor Recusani Mario [...], sento il dovere civico e morale di dichiarare quanto segue, non per difendere il Recusani per partito preso, ma per informarla sulla sua condotta riguardo al movimento partigiano in questa zona. Il sottoscritto, già comandante di distaccamento sull'appennino di Parma-La Spezia per circa quindici mesi, domando al ten. Recusani, venuto in casa in breve permesso dopo la sua opzione ai nazifascisti (?), consigli sull'organizzazione del movimento partigiano nella nostra zona ben sapendo che il ten. Recusani non era di sentimenti fascisti e, soprattutto, non dubitando della sua lealtà. Confidandomi egli nel colloquio la sua intenzione di disertare, poichè era finalmente ritornato in Italia dai campi di prigionia, io personalmente lo dissuasi prospettandogli il pericolo di rappresaglie nei confronti della sua famiglia, dato il suo grado di ufficiale. Personalmente ritengo il Recusani un uomo leale ed incapace di commettere reati [...]".