La " Brigata autonoma militare" da lui creata e comandata, fu sempre di esempio per fede, per disciplina e per efficienza combattiva. Caduto, dopo strenua resistenza, in mani nemiche, tentò generosamente di salvare i dipendenti rivendicando per sé ogni responsabilità. Costretto ad assistere all'eccidio di un centinaio dei suoi uomini, fu esemplare per fierezza di comportamento e per la dignità e il coraggio che seppe infondere nei martiri. Risparmiato, insieme al giovane suo figlio, allo scopo di strappargli rivelazioni e delazioni, fu sottoposto a lunghe torture fisiche e morali, ma nulla rivelò, imponendosi, anzi, all'ammirazione degli stessi barbari carnefici tedeschi. Fucilato per rappresaglia sul colle del Turchino, chiuse da forte la nobile vita nel pensiero e nel nome della libertà e della Patria".
https://www.anpi.it/donne-e-uomini/109/giovanni-carlo-odino
Pp. 12-14 del documento “lo sviluppo primaverile delle formazioni nella zona del tobbio e il rastrellamento del 6-11 aprile 1944” in https://www.reteparri.it/wp-content/uploads/ic/RAV0068570_1960_58-61_19.pdf