Brigata Autonoma Odino

  • Storia

    La brigata prende il nome dal suo fondatore, il partigiano Giancarlo Odino, Italo, dopo la sua morte, avvenuta per fucilazione sul Colle del Turchino (Genova) il 19 maggio 1944, Medaglia d'oro al valor militare alla Memoria. Odino raccolse quanto rimaneva della vecchia « Banda di Voltaggio » e le
    prime reclute del febbraio  in una formazione chiamata Brigata Autonoma Militare « Alessandria ».

    Odino aveva partecipato alla Prima guerra mondiale come sergente dei granatieri. Promosso sottotenente nel 1928, Odino era diventato capitano nel 1941. Una breve attività civile poi, nel 1943, il richiamo alle armi e l'assegnazione al campo di concentramento per prigionieri di guerra, allora in funzione a Gavi (Alessandria). Dopo l'8 settembre 1943, l'ufficiale si diede alla macchia. Presi i primi contatti con alcuni dirigenti del CLN di Genova, nel gennaio del 1944 Odino organizzò la prima "Brigata autonoma militare", della quale assunse il comand
    o col nome di battaglia di "Italo". Con molti suoi partigiani, "Italo" cadde nelle mani dei nazifascisti durante un massiccio rastrellamento che, il 7 aprile del 1944, si concluse con la strage della Benedicta. Odino sopravvisse alla strage, ma soltanto per essere fucilato poco più di un mese dopo.

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