Le Brigate Nere sono state unità militari della Repubblica Sociale Italiana create nel 1944 fra gli iscritti al Partito Fascista Repubblicano per combattere l’attività delle forze partigiane. Sono state dislocate su tutto il territorio nazionale. Le Brigate nere in Liguria dipendevano dalI'Ispettorato regionale della Liguria (successivamente Ispettorato Brigate Nere della Liguria) ed erano così dislocate nei quattro capoluoghi:
XXXII Brigata Nera "Don Antonio Padoan" (Imperia);
XXXIII Brigata Nera "Tullio Bertoni" (La Spezia);
XXXIV Brigata Nera "Francesco Briatore" (Savona).
Relativamente all'area del Tigullio, in provincia di Genova, le Brigate Nere di Chiavari si sono particolarmente distinte per la crudeltà, l'efferatezza ed il sadismo dimostrati nei confronti di partigiani, ebrei, sacerdoti e civili sospettati di collusione con la Resistenza. Il loro comandante, Vito Spiotta, ha ampiamente collaborato con le truppe tedesche ed i militari della Divisione Rsi Alpina "Monterosa" e della Guardia Nazionale Repubblicana per effettuare rastrellamenti, interrogatori, arresti, torture e stragi ai danni dei propri bersagli. Nei giorni della Liberazione, Spiotta viene catturato e è condannato a morte tramite fucilazione, eseguita il 11/01/1946 al poligono di tiro del quartiere genovese di Quezzi.
Nel Fondo DF, busta 1, fascicolo CF1 conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova, sono reperibili fotografie che ritraggono l'interno della Casa del Fascio di Chiavari, quartier generale di Vito Spiotta, in cui si possono osservare le numerose ed inquietanti scritte realizzate dai militi sui muri.