Nell'estate 1944 furono create le Squadre di Azione Patriottica (SAP). A Genova erano attive più di 40 SAP, principalmente di orientamento garibaldino. Il Comando Piazza, dal quale dipendevano, le suddivise in quattro settori.
Nel ponente cittadino agivano le SAP Garibaldi Piva, Est, Gramsci, Alpron, Longhi, Sordi e Rizzoglio, oltre alle Libertarie Pisacane e Malatesta.
Predominanza garibaldina anche nel cosiddetto settore centrale. Sampierdarena era controllata dalla Brigata SAP Garibaldi Buranello, ma vi agivano anche la IV Brigata Mazzini (repubblicana), la III Brigata GL e la Giovane Italia. In Valpolcevera erano presenti le brigata SAP Garibaldi Jori, Balilla, Rissotto, Casalino, Masnata, Poggi e Gavino.
Più eterogenei il centro ed il levante cittadino: a fianco delle brigate SAP Garibaldi Lattanzi, Nischio, Bellucci, Mirolli-Pinetti, Guglielemetti, Franchi e Sciolla erano infatti attive anche due brigate Mazzini, le brigate Patria Cozzo e Da Pozzo (di orientamento democristiano), la brigata liberale Crosa, la libertaria Pittaluga e quattro brigate GL-Matteotti (1°GL, 2°GL, Matteotti e GL-Spartaco).
Nei giorni della Liberazione non mancarono le formazioni spontanee, su tutte la Banda Raffe, formata da portuali, che prese il controllo dei caruggi e della zona di Principe.
Per quanto riguarda gli anarchici, in particolare, si ricorda la Brigata Malatesta di Sestri Ponente, attiva anche nella zona di Pegli, e la Pisacane, che aveva come zona operativa Cornigliano In seguito a Sestri la Malatesta diventò Distaccamento libertario Pietro Gori (l'organico del distaccamento era composto da ventiquattro elementi comandati da Pietro Mascarino e dal vice Sergio Marchelli; Andrea Ottonello era il commissario politico e Paolo Nozza il vicecommissario), coordinata con le altre brigate.