Colonnello della Guardia Nazionale Repubblicana, Gnr, alla guida dell'Ufficio Politico Investigativo, Upi, presumbilmente di Imperia in Liguria. Potrebbe corrispondere a quel "Comandante della Milizia colonnello Bussi" citato in una comunicazione del 23/07/1944 del Comando della 2° Divisione Garibaldi "Felice Cascione" a Miroglio Augusto (Barese), all'epoca segretario della Federazione del Pci di Imperia. In tale comunicazione dattiloscritta si riporta un abboccamento avuto da Siccardi Nino (Curto), comandante della Divisione, con tale colonnello disposto ad informarli con precisione non solo delle operazioni di rastrellamento che egli stesso ordinerà ai suoi uomini, in modo che i partigiani possano sottrarsene, ma a fornire anche l'elenco completo delle spie al suo servizio ed un progetto con le migliori opportunità per i partigiani di impossessarsi delle armi dei questurini. Nel documento si fa riferimento alla richiesta di scelta di una persona di fiducia incaricata di mettersi in servizio come piantone quando il Bussi trasmetterà informazioni e comunicazioni. Tale persona deve essere selezionata tra gli informatori della "Cascione" già in servizio nella Milizia e, una volta scelta, porterà un foglietto di cui l'altra metà è già in possesso del Bussi stesso. Non ci sono altri nomi segnalati.
Tale documento è presente sotto forma di copia statica nel Fondo Cln Imperia, busta I 115, fascicolo "Cln Partiti luglio 1944" conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova.