Data di nascita : 18/07/1896
Data di morte: 13/02/1994
Nel 1924 rientra in Italia dagli Stati Uniti dove era emigrato alla fine della Prima guerra mondiale, aderisce al Partito socialista e diventa redattore del quotidiano Il Lavoro. Condannato per aver offeso a mezzo stampa la Casa reale, è costretto a lasciare il giornale. Nel 1926 viene arrestato e condannato a cinque anni di confino nell’isola di Lipari per attività sovversiva e per ricostituzione del Pci. Nel 1936 espatria clandestinamente e si arruola nelle Brigate internazionali che combattono in difesa della repubblica nella guerra di Spagna, ove viene ferito nella battaglia di Guadalajara. Tornato in Italia, dopo l’8 settembre organizza a Favale di Malvaro uno dei primi nuclei partigiani dai quali nascerà la futura divisione Cichero. Nel giugno 1944, quando viene costituita la 3a brigata Liguria, è nominato Capo di stato maggiore. Successivamente ricopre il ruolo di commissario politico della divisione Cichero. In questo periodo si distingue per equilibrio politico e per un intenso lavoro di rafforzamento dei legami tra le formazioni partigiane e le popolazioni contadine. Tra gli avvenimenti più significativi delle sue molteplici attività va segnalato il passaggio, quasi al completo, del battaglione Vestone della divisione Monterosa nelle file della Cichero avvenuto il 4 novembre 1944 dopo un’intensa azione di propaganda e una laboriosa trattativa svolta da Marzo insieme ad Aldo Gastaldi (Bisagno). Alla Liberazione viene designato vicesindaco di Genova. Lavora all’Unità e scrive diversi libri, il più noto dei quali è La repubblica di Torriglia.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021