Il 23 aprile 1945 reparti delle SS prelevano dal carcere genovese di Marassi 25 detenuti politici e li fanno salire su una corriera per essere trasferiti verso il nord, destinazione Bolzano. Tra questi 25 anche il tenente colonnello Giovanni Cannone, membro dell'Intelligence Service, addetto al controspionaggio e al sabotaggio.
Giunto la mattina successiva a Bornasco, in località Pontelungo frazione del comune di Vidigulfo (PV), il convoglio viene attaccato da alcuni aerei alleati: gli uomini di scorta si mettono subito al riparo, mentre i prigionieri lasciati esposti al mitragliamento. Quattro di essi sono colpiti a morte (generale Cesare Rossi, maggiore Gianfranco Stallo, Giovanni Napoli, Renato Negri), mentre altri due (Raffaele Pieragostini e Rinaldo Ponte) vengono uccisi mentre tentano la fuga.
Cannone e gli altri superstiti saranno poi trasferiti al carcere milanese di San Vittore.
Di Giovanni Cannone si ha testimonianza dattiloscritta degli avvenimenti, conservata presso l'archivio dell'ILSREC "Raimondo Ricci", nel fondo DV, busta 1, fascicolo 5.