Capitò, Gustavo (Fermo)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 07/02/1897

    Data di morte: 23/03/1945

  • Biografia

    Tenente colonnello dell’esercito, dopo l’8 settembre 1943 aderisce alla Resistenza come
    consulente del Comando militare di Savona; successivamente assume la responsabilità del
    settore informativo del Comitato militare unificato ligure. Nel dicembre 1944 viene imprigionato nel quadro di un’operazione nata da un’intensa attività di indagini delle varie polizie politiche e militari, che porta, tra l’altro, alla scoperta della sede del comando Sap Garibaldi e all’arresto di gran parte dei quadri del Comitato unificato militare regionale ligure.
    Durante la prigionia resiste ad ogni tentativo della polizia politica di estorcergli informazioni
    sull’attività del Cumrl. Il 23 marzo 1945, per rappresaglia a seguito dell’uccisione da parte
    di una squadra della volante Balilla di nove soldati tedeschi nel paese di Cravasco per effettuare saccheggi ai danni della popolazione, il Comando tedesco decide di far fucilare sul posto diciotto prigionieri politici, tra cui Capitò. Medaglia d’argento al valor militare.

    Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.110