Ennio Carando e' stato professore di Filosofia dal 1940 al 1944 al Liceo classico L. Costa della Spezia. Originario del Piemonte, rimane a La Spezia fino al 20 luglio circa, quando il C.L.N. viene praticamente annientato dalla polizia fascista con l'arresto e la deportazione di Mario Da Pozzo, costringendo gli altri membri a rifugiarsi sui monti. Carando fa ritorno in Piemonte, regione che conosce meglio, e dove già molti suoi ex allievi sono diventati partigiani. Convince anche il fratello Ettore a far parte delle Brigate, nonostante la sua parziale cecità, confidando che l'infermità l'avrebbe messo al riparo dei sospetti.
I due fratelli mentre stanno portando a termine una missione insieme ad un altro partigiano, Leo Lanfranco, vengono catturati, interrogati per ore e torturati ed infine fucilati il 5 febbraio 1945.
Nella motivazione della Medaglia d'Oro alla memoria si legge "Incaricato di importanti funzioni nelle formazioni partigiane, veniva catturato dal nemico a seguito di vile delazione e sottoposto alle più crudeli sevizie. Minacciato di morte se non avesse rivelato le notizie che interessavano al nemico, mantenne imperterrito il silenzio fin tanto che non veniva barbaramente trucidato.".