Patriota legato all'attività partigiana con qualifica di gregario relativamente al Partito Comunista Italiano. Presumibilmente operativo nell'area di Genova.
Nel Fondo "Lilio Giannecchini-Toscano", busta 3, fascicolo 10 conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova, è reperibile in forma di copia statica la sua scheda manoscritta redatta in un registro delle “persone pericolose in linea politica” compilato dalla Legione territoriale Carabinieri Reali di Genova in una data entro il 17/09/1935, giorno dell'ultima annotazione a lato del testo, e dunque assai prima del suo ingresso nella sfera resistenziale.
Nel documento viene così descritto:
"Statura regolare, corporatura media, capelli bruni, viso ovale, fronte piccola, occhi scuri, abbigliamento dimesso. Socialista biografato. Poca coltura, fin da giovane professò idee sovversive. Fu pure iscritto al Circolo Anarchico Francesco Ferrer. Nel maggio 1922 si rese promotore di un gran comizio contro la guerra e parlò contro di essa in pubblico. Prese parte al Comitato Rivoluzionario. L'11/4/1925 fu arrestato per affissione di manifesti sovversivi. Alla scissione del Partito socialista passò al massimalista e fu membro del Comitato direttivo. Attivo propagandista e organizzatore. Il 29/11/1926 assegnato al confino politico per anni 3. Liberato dal confino il 5/4/1928 per determinazione del Capo del Governo. Fermato il 16/2/1929 per misure di p. politica in occasione della venuta a Genova di S.A.R. il Principe di Piemonte. Attualmente non dà luogo a rilievi, ma è egualmente vigilato".