Figlio di agricoltori, nell’aprile 1944 decide di unirsi al partigiani entrando nel distaccamento comandato da Domenico Trincheri (Domatore) ed inquadrato nella 9° brigata d’assalto Garibaldi, e successivamente nella 1° brigata Garibaldi Belgrano della 2° divisione Cascione, dislocato a Case Seppà in val Lerrone (SV).
Divenuto commissario di distaccamento, partecipa alle principali azioni effettuate dalla sua formazione nel mese di agosto come l'organizzazione del riuscito sbarco degli Alleati a Tolone, in Francia, e allo scontro di monte Grande: il 4 settembre 1944, su falsa indicazione di Radio Londra che dà le avanguardie Alleate già presenti a Sanremo (IM), la Divisione "Cascione" si muove verso la costa solo per trovarvi non truppe alleate bensì tedeschi e fascisti pronti all'offensiva. Da ciò si scatena appunto il rastrellamento di Monte Grande, anche se lo slancio partigiano riesce a rompere l'accerchiamento e a salvare più di un effettivo.
Il 14 di settembre prende parte all’azione di Molino Nuovo, nel corso della quale vengono catturati una cinquantina di militi del 6° reggimento della Divisione Rsi San Marco con armi e munizioni. Quando si scatena la reazione della San Marco, che nella notte apre il fuoco con i mortai nel tentativo di sbarrare la strada alla colonna partigiana che conduce i prigionieri, Castellaro riesce a sganciarsi con i compagni e a raggiungere Degna all’alba del giorno successivo. Una colonna di militi della San Marco, sopraggiunta a seguito di una involontaria segnalazione, lo sorprende nell’abitato insieme al compagno Giovanni Molineri che viene colpito mortalmente.
Ferito, Castellano può essere soccorso solo quando i partigiani costringono alla ritirata i fanti della San Marco: condotto all’ospedale di Albenga, vi muore pochi giorni dopo. Gli viene intitolato un distaccamento della 3ª brigata Garibaldi Bacigalupo.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.120
Nel Fondo "Giorgio Olivero", busta 1, fascicolo 8 conservato presso l'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova, è reperibile una biografia di Castellaro presumbiilmente redatta da Giorgio Olivero (Giorgio).