Operaio meccanico, svolge attività antifascista e di appoggio alle squadre genovesi dei Gap.
Nella primavera del 1944 raggiunge la banda di Cichero (GE) e il 29 giugno partecipa all’attacco del presidio di Bargagli (GE) dove vengono liberati molti giovani che tedeschi e fascisti intendevano deportare, azione nella quale rimane ferito gravemente. Durante il rastrellamento di agosto, che interessa la VI Zona Operativa Liguria, è nuovamente colpito. Dopo una marcia estenuante, insieme ad altri feriti che tentavano di sganciarsi dagli attaccanti, viene catturato e trasferito a Salsominore (PC) dove i fascisti, non riuscendo ad estorcergli alcuna informazione, lo trucidano barbaramente lapidandolo.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.125