Studente di chimica presso l’Università di Pisa, all’8 settembre è allievo ufficiale a Colleferro, località in provincia di Roma da cui si allontana per raggiungere la famiglia a Romito Magra, frazione del comune di Arcola nello spezzino. Verso la fine del febbraio 1944, il bando Graziani lo spinge a salire in montagna, nella zona del Merizzo in alta Lunigiana, dove entra in contatto con le prime bande partigiane della zona che costituiranno il nucleo della brigata Garibaldi Muccini. Il 14 marzo 1944 viene catturato sul monte Barca assieme ad alcuni compagni di lotta nel corso di un rastrellamento della X Mas, effettuato in risposta ad un’azione partigiana verificatasi il giorno precedente a →Valmozzola, che aveva causato la morte di nove militi. Il gruppo viene condotto alle carceri spezzine di Migliarina per essere poi trasferito a Pontremoli, dove Cheirasco, in accordo con gli altri compagni di prigionia, riesce a far ottenere la grazia a Mario Galeazzi, sostenendo il carattere coattivo del suo arruolamento nelle file partigiane. Prelevato il 17 marzo 1944 e portato alla stazione di Valmozzola, Cheirasco viene fucilato, insieme a Gino Parenti, Angelo Trogu, Nino Gerini, Domenico Mosti, Giuseppe Tendola, Michail Tartufian e Vasilij Belacoski, da elementi della X Mas.
https://www.ilsrec.it/database/partigiano.php?RicercaID=8871 Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021