Cesarina Chiabrera, casalinga, fu la prima vittima civile negli scontri a fuoco tra la Resistenza del quartiere genovese di Sestri Ponente e i nazifascisti.
Informati da una spia, un gruppo di militari tedeschi si recò in uno scantinato di via Andrea Costa per prelevare un deposito di armi, munizioni ed esplosivo. La notizia si propagò immediatamente ed in pochi minuti apparvero i primi gruppi armati, che attaccarono il reparto tedesco: il loro camion, già parzialmente caricato, saltò in aria colpito da bombe a mano lanciate dai più ardimentosi ed i tedeschi dovettero asserragliarsi nel sottoscala. Da qui iniziarono a sparare all'impazzata, colpendo Cesarina che stava cercando di rientrare in casa per recuperare le preziose tessere annonarie ed allontanarsi dallo scontro. La donna morì l'11 settembre 1943; due giorni prima era invece caduto il primo militare, Ettore Matarrese, ucciso dall'invasore germanico nei Cantieri Navali di Sestri mentre, in qualità di ufficiale dell'Esercito italiano, tentava invano di impedire l'occupazione dello stabilimento.