Chiarini, Rina (Antonietta Bianchi o Clara)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 16/12/1909

    Data di morte: 20/10/1995

  • Biografia

    Nata in una famiglia operaia di forte impronta antifascista, giovanissima lavora nelle vetrerie
    empolesi. Nel 1926 aderisce al Partito Comunista e partecipa all’attività clandestina insieme al
    fidanzato Remo Scappini. (Giovanni, Mario Rossi). Nel 1943 sposa Scappini, che nel frattempo ha scontato parecchi anni di carcere, e lo segue a Genova dove entrano in clandestinità.
    Clara svolge un’intensa opera di raccordo e contatto con i componenti del Comitato federale
    del Pci. Arrestata il 6 luglio 1944, subisce efferate torture in carcere e alla Casa dello studente di Genova nonostante sia palesemente incinta (dolorosamente perde il suo bambino), ma riesce a non tradire i compagni. Il capo dell’Ufficio politico della questura di Genova, Giusto Veneziani, la inserisce nell’elenco delle 81 persone da rinviare a giudizio con l’imputazione di reati contro la Rsi e gli alleati tedeschi. Il Tribunale speciale la condanna a 24 anni di carcere e, il 24 settembre 1944, è deportata nel lager di Bolzano. Le privazioni e i duri lavori ai quali Clara è sottoposta non le impediscono di pensare ad una fuga: riesce a contattare degli operai, esterni al campo di concentramento, che si rivelano elementi del Cln locale e questi, il 25 marzo 1945, organizzano la sua evasione. Con lei fugge anche Maria Angela Moltini, già sua compagna di prigionia a Genova ed anch’essa deportata a Bolzano. Il mattino successivo, munite di documenti falsi e con una piccola dotazione di denaro, iniziano un faticoso viaggio verso Milano, parte a piedi e parte addirittura su camion tedeschi. Nel capoluogo lombardo vengono affidate da elementi della Resistenza all’istituto della Protezione della giovine che abbandoneranno, dopo alcuni giorni, per essere collocate in un nascondiglio più sicuro. Durante quel periodo Clara continua a svolgere attività per conto del Cln, rischiando anche di essere individuata dalle Brigate nere.
    Il 25 aprile 1945 decide di partire per Genova insieme alla Moltini e, dopo molte peripezie, la sera del 26 aprile raggiunge il capoluogo ligure ormai liberato. Oltre che della Medaglia d'Argento al Valor Militare, "Clara" è stata decorata della Stella d'oro al valore partigiano, conferitale dal Comando generale delle Brigate Garibaldi.

    Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, pp.127-128