Cirenei, Marcello, (Paride)

    Data di esistenza

    Data di nascita : 24/3/1897

  • Pseudonimo, nome assunto

    Paride

  • Biografia

    Partecipa come volontario alla Prima guerra mondiale in qualità di ufficiale di fanteria e viene decorato con la medaglia d’argento al valor militare. Nel dopoguerra si laurea in giurisprudenza, svolge la professione di avvocato e, a partire dal 1922, diventa militante socialista, occupandosi in particolare dell’organizzazione del partito. Per questa ragione subisce aggressioni squadristiche  e, poco dopo l’emanazione delle leggi eccezionali, viene condannato al confino a Chiaromonte, in provincia di Potenza, e poi sull’isola siciliana di Lipari. Poco prima della sua detenzione aveva collaborato attivamente all’espatrio di Turati in Francia. Nel 1928 la sua pena viene commutata in un’ammonizione, ma nel novembre del ’30 e poi ancora nel marzo del 1933 viene di nuovo arrestato per appartenenza all’organizzazione antifascista di Giustizia e libertà. Liberato in entrambi i casi dopo pochi mesi di detenzione, per insufficienza di prove e come “atto di clemenza”, rimane comunque sotto stretta vigilanza da parte del regime. Negli anni successivi svolge ancora una considerevole attività clandestina, tanto che il 4 aprile del 1943 viene nuovamente imprigionato mentre si reca a Milano a una riunione ed è posto in libertà solo dopo la caduta del fascismo. Il 28 luglio 1943 risulta tra i fondatori del Comitato dei partiti antifascisti, mentre il 9 settembre compare tra i componenti del neonato Cln della Liguria in qualità di segretario regionale del Psiup. Molto attivo nelle prime settimane della Resistenza, è ancora una volta imprigionato a Genova tra l’ottobre e il dicembre del 1943. A questo punto, essendo troppo esposto, è costretto a lasciare la Liguria e parte alla volta di Milano, dove tra l’altro diventa segretario del partito per l’alta Italia; continua comunque la lotta di Liberazione, tanto che nel marzo 1944 gioca un ruolo di rilievo nella preparazione delle grandi agitazioni operaie. Nel mese di maggio del 1944 sfugge all’arresto delle Ss ed espatria clandestinamente in Svizzera, dove rimane sino all’aprile 1945 per partecipare in Lombardia alle fasi finali della Resistenza.

    Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari, Genova, 2008