Cln di Cima Marta

  • Storia

    Nel fondo AM, busta 17, fascicolo n.18 "Divisione Mingo. Brigata Macchi. Rapporti con il Cln di Cima Marta" è reperibile il carteggio dattiloscritto tra la brigata Macchi e il Cln di Cima Marta. Tutti i carteggi hanno medesima intestazione e destinatario: intestati al Comando della brigata d'assalto Macchi e indirizzati al Cln di Cima Marta. Nel carteggio  datato 27 marzo 1945, con firma manoscritta del comandante "Nembo", si legge: "Si prega di prendere in carico la pratica per l'assegnazione di un sovvenzionamento per i ciechi di cà de' Gualchi, i quali vivevano con i ricavati in soldi provenienti da feste da ballo ecc. Preghiamo inoltre detto Comitato di interessarsi per poter organizzare un rifornimento di granaglie per le popolazioni". Nel carteggio datato 29 marzo 1945, si legge, per via delle ristrettezze economiche, la richiesta di un invio di somme (?) il più sollecitamente possibile per creare riserve alimentari e di equipaggiamento per la brigata. Si consiglia, se necessario, di vendere anche il materiale requisito durante le azioni della loro Sip, e si chiede infine al Comitato l'invio di una radio e un ferro da stiro; non vi è firma manoscritta. Nel carteggio datato 2 aprile 1945 si legge che per responsabilità del loro agire si rende conto al Comitato di Cima Marta che la brigata è stata formata il 15/02/1945 assumendo il controllo della zona d'accordo con la formazione del Comitato centrale; che non rispondono di furti e requisizioni avvenuti in data alla precedente formazione della brigata "Martiri della Beneditta"; che con lo scioglimento della brigata "MArtiri della Beneditta" in data 23/3/1945 si è riformata una nuova brigata detta "Macchi" che controlla parte della zona suddivisa in tre parti e settori. Si conclude con l'assunzione di ogni responsabilità per eventuali contestazioni del loro agire. Non vi è firma manoscritta. Nel carteggio datato 3/4/1945 si legge della rimessa di fattura della casa editrice F.lli Vesconi (?) di Alessandria affinchè possano prenderne visione; si vuole vagliare la possibilità di passare al comune di Parodi Ligure la somma di lire 10.000,00 per il suo parziale riassestamento; non vi è firma manoscritta.