Nel fondo CLN Liguria, busta 157, fascicolo n.9 "Cln di Sampierdarena" è reperibile varia documentazione, di cui si riportano le notizie principali. In un rendiconto del funzionamento dell'ambulatorio n.2 del giorno 24 fino al 28, dattiloscritto datato 28/4/45 e redatto dal dottor Castellazzo Manlio che lo ha destinato al Cln locale, si legge tra le altre informazioni il personale presente in quei giorni. Il giorno 27 arriva un grande numero di feriti in seguito all'esplosione di un deposito di munizioni, in un momento in cui l'ambulatorio è privo di infermiere. 22 feriti sono molto gravi per forti emorragie e uno muore subito. Vi sono poi vari elenchi, redatti dal Cln di Sampierdarena, dei destinatari di sussidi straordinari erogati dal Cln stesso; seguono i nominativi di tali persone con relative cifre, o informazioni su atti vari quali la demolizione di un muro pericolante in corso dei Colli. Il comitato ha provveduto ai funerali del partigiano Tripodi Eugenio, della Brigata Patria, caduto in combattimento a Morbello (AL), la cui camera ardente è stata allestita nel circolo La Ciclistica in via Fillak. Nel documento datato 26/5/45 redatto dal Cln di Sampierdarena e destinato al Cln per la Liguria si riporta il rifiuto di accogliere nel Cln aziendale della società U.I.T.E. il conduttore Notaro Celestino, poichè la commissione di epurazione dell'U.I.T.E. ha dichiarato il Notaro persona di nessuna fiducia e già appartenente ai sindacati fascisti. Seguono le firme manoscritte della Commissione di epurazione. Nel documento privo di data (vi è graffettato un altro documento datato 21/7/45) redatto dal Cln di Sampierdarena e destinato al Cln per la Liguria e ai Cln periferici si rammentano eventi recenti nella speranza che il Cln regionale li tenga in considerazione. Dai primi giorni dell'insurrezione confluirono in Sampierdarena numerose brigate sapiste, distribuendo 20mila pasti senza il minimo aiuto del comando regionale militare; si inviò all'ospedale di Sampierdarena un milione di lire tra denaro liquido e alimenti. Vi sono ora tuttavia fatture da pagare, impiegati alle dipendenze, un vasto lavoro d'assistenza a favore di partigiani reduci dalla germania, ex internati ecc. Si aggiunge che questo comitato ha dato tutto di suo senza mai aver ricevuto nulla dal Cln regionale, ed in conseguenza chiede un milione di lire sperando di poterle ottenere. Solo così si risolleverà il bilancio e si potrà continuare ad operare. Vi è la firma manoscritta di Petrocchi Gugliel- (sic). In un documento datato 14/5/45, redatto dal Cln di Sampierdarena e destinato al Cln di Genova e al presidente della Commissione di Giustizia di Genova, si riporta il ripetersi di numerosi e continui omicidi nelle ore notturne; sono talmente frequenti da far pensare alla popolazione e alle autorità che siano dovuti in gran parte a vendette personali o delitti comuni. Si chiede l'autorizzazione a pubblicare una diffida in cui i cittadini siano invitati a non seguire nottetempo nessuno fuori di casa propria, se non dietro presentazione di regolare mandato d'arresto. Segue la sigla manoscritta di un funzionario del Cln di Sampierdarena. Nella busta 190 del medesimo fondo sopra citato, fascicolo n.12 "Varie-Decessi" si trova numerosa documentazione riguardante pratiche funerarie gestite dal Cln di Sampierdarena. In un documento dattiloscritto datato 20/6/45 redatto dal Cln di Samp. e destinato al municipio di Genova si legge la preghiera di voler concedere l'esumazione delle seguenti salme giacenti nel cimitero di Staglieno, per essere trasportate al cimitero di Sampierdarena e qui tumulate nella cripta dei Caduti: Buranello Giacomo, fucilato a Marassi nel 1944, Spataro Giuseppe f. al Campasso nel '45, Fermenti Alfredo f. al Forte Righi con data mancante, Iurse Giuseppe f. al Campasso nel '45. Seguono numerosi altri documenti con richieste di poter esumare le salme per seppellirle a Sampierdarena da parte dei parenti dei caduti, datate tutte 1945.