Cln di Genova San Quirico

  • Storia

    Il CLN di San Quirico si costituì in clandestinità sotto l’egida di Franco Rivara, Giuseppe Gallesi e De Stefani, appartenenti al Partito comunista e primi organizzatori dell’antifascismo locale. Ricercati dalla polizia politica i tre furono più volte costretti a darsi alla macchia e lo stesso Gallesi restò ucciso nell’ambito del rastrellamento della Benedicta dell’aprile 1944. Il Comitato prese dunque una forma più organica con l’ingresso dei rappresentati degli altri partiti quali Salmoria per il PSI, Bruno Marengo per il PRI e Travi per la DC. Nei giorni dell’insurrezione il Comitato procedette all’occupazione della locale caserma e al sostegno alle squadre SAP. Attraverso la mediazione di Don Marchese, parroco di San Quirico, si ottenne la resa del presidio tedesco asserragliato nella palazzina Borneto di Morigallo. Al termine delle ostilità il CLN si occupò con urgenza della questione alimentare, dell’ordine pubblico, dell’assistenza ai bisognosi e del processo di epurazione e controllo politico. Con l’uscita dalla clandestinità il CLN subì alcune variazioni che, sotto la presidenza di Ferdinando Rapparini del PSI risultò così composto: Domenico Poggi (PCI), Bruno Marengo, poi sostituito da Cellotto per il PRI e Pietro Deldio per la DC.

    Fonte: https://siusa-archivi.cultura.gov.it/