Il Comitato di liberazione nazionale di Lavagna si costituì nell’agosto del 1944 anche se la prima riunione ufficiale si tenne solo il 1 ottobre dello stesso anno. A quella data facevano parte del Comitato, presieduto da Raffaele Ugolini del PCI, Attilio Sanguineti del PDA, Antonio Pecora della DC, Emilio Castagnino del PLI e Francesco Badarello del PSI. Per tutto il periodo cospirativo il CLN si occupò di propaganda, assistenza ai partigiani e alle famiglie degli stessi.
Nell’aprile del 1945, ai membri già presenti, si aggiunse Attilio Pomodoro in rappresentanza del PRI. Il 23 aprile 1945, visto il precipitare della situazione, il CLN costituì una SAP che, in concerto con i partigiani della Brigata Coduri, iniziò ad ingaggiare i fascisti e i tedeschi in ritirata. Con la liberazione di Lavagna del 25 aprile, parte del Comitato fu impiegato per ricoprire le cariche pubbliche di Sindaco (Emilio Castagnino) e vicesindaco (Raffaele Ugolini) e, in sua sostituzione, vennero designati Renzo Bargiacchi del PLI, Luigi Sanguineti del PCI e Marcello Pugnante del PDA. Nei mesi successivi al termine del conflitto il CLN si impegnò nell’assistenza agli ex partigiani e alle famiglie vittime di danneggiamenti bellici procedendo, al tempo stesso, nel processo di epurazione e controllo politico.