Il Comitato di liberazione nazionale di Masone (GE), i cui verbali iniziarono ad essere redatti a seguito della Liberazione, fu originariamente composto da Angelo Barabino della DC, in qualità di presidente, da Umberto Ortona del PDA, Giuseppe Schiapparelli PLI e Agostino Pastorino PCI ai quali si avvicendarono in seguito Giobatta Ottonello per la DC. Gerolamo Carlini e poi Davide Macciò per il PSI. Il Comitato operò sin dai giorni immediatamente successivi al termine del conflitto per il mantenimento dell’ordine pubblico e per il ripristino delle strutture lavorative e delle infrastrutture, ponendosi spesso come intermediario tra Enti e soggetti pubblici e privati. Il CLN fu particolarmente attivo nell’assistenza post bellica ai partigiani, alle loro famiglie e alle vittime di danneggiamenti bellici. Particolare sforzo, inoltre, fu portato avanti per la costruzione del Sacrario dei Martiri del Turchino in località Fontanafredda ove, il 19 maggio del 1944, 59 patrioti furono fucilati e sepolti in una fossa comune.