l Comitato di liberazione nazionale di Pitelli si costituì, sotto la presidenza di Gino Luschi, il 14 settembre 1944 tra Danilo Paoletti, Pierino Mariotti e Nello Babbini. Il CLN, già durante la clandestinità, fu attivo nella propaganda antifascista e nel supporto ai combattenti partigiani e alle loro famiglie. Nell’immediato dopoguerra, il CLN di Pitelli si occupò di seguire e sollecitare i lavori di manutenzione pubblica al fine di garantire il ripristino dei servizi alla popolazione, occupandosi, allo stesso tempo, di rinnovare la toponomastica del Comune, proponendo nuove intitolazioni a vie e piazze precedentemente dedicate ad esponenti del regime fascista. In collaborazione con la Questura di La Spezia, con le Commissioni di epurazione e con gli altri Comitati, il CLN di Pitelli si occupò del processo di epurazione, collaborando all’individuazione e all’invio a giudizio di esponenti del fascismo locali. Il Comitato fu inoltre attivo, sino allo
scioglimento del 20 agosto 1946, nell’assistenza ai sinistrati e agli ex combattenti partigiani e nel recupero dei materiali di aziende ed enti, andati perduti o sottratti negli ultimi mesi della guerra.
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