Costituito dal Cln ligure nel febbraio 1945 e alle dipendenze del Cumrl, il Comando Piazza ha il compito di preparare e coordinare i piani dell’insurrezione generale di Genova. Guidato, secondo una specifica delibera del Cln che precisava come il comandante dovesse essere scelto al di fuori dei partiti, dall’indipendente Mauro Aloni (Violino) e composto da Giuseppe Ferrari (Negrini) del Pda, vicecomandante, Dante Conte (Luigi o Cirio) del Pci, commissario di guerra, e Alberto Boyer della Dc, segretario, il Comando Piazza inizia la sua attività nel marzo successivo, suddividendo la città in quattro settori (orientale, centrale, Genova-centro, occidentale) agli ordini, ciascuno, di un comandante, cui avrebbero fatto capo le Sap (una quarantina, in totale) destinate ad agire in quella zona. Ordinata, il pomeriggio del 23 aprile, la mobilitazione di tutte le Sap cittadine (“applicare, a partire dalle ore 6 del 24 aprile, le disposizioni contenute nel piano insurrezionale”), il Comando Piazza sovrintende all’esecuzione del Piano A che avrebbe portato alla liberazione della città.