Comando militare regionale Piemonte (Cmrp)

  • Storia

    “Compiti, attribuzioni e composizione dei comandi per il Piemonte:
    Tutti i comandi devono funzionare per le questioni correnti militari operative secondo i normali rapporti gerarchici dei loro componenti. Però le questioni riguardanti promozioni o retrocessioni di comandanti e di commissari, raggruppamento di unità in formazioni esistenti ecc. devono essere discusse collegialmente, sentendo anche gli interessati e facendo, nei casi controversi, proposte motivate al Comando superiore generale.
    1. - Comando Regionale. Tutte le forze armate partigiane comunque dislocate nella regione piemontese (con l’eccezione della provincia di Novara operativamente dipendente dal Comando regionale lombardo) dipendono dal Comando militare regionale per il Piemonte (CMRP) che esercita, per delega del Comando generale, i compiti di direzione militare, organizzativa e politica di tutte le formazioni del C.V.L. per il Piemonte.
    2. - Comandi di Zona. Tutte le formazioni armate partigiane comunque dislocate nelle zone territoriali dipendono dal rispettivo Comando di zona se esterne ai capiluogo (sic) di provincia, dai comandi di piazza se sistemate nell’interno dei capiluogo (sic) di provincia. I comandi di zona sono composti da un comandante, da un commissario, assistiti rispettivamente da un vice-comandante e da un vice-commissario e da un capo di S. M. Comandante e commissario sono considerati pari grado, pur competendo particolarmente al comandante la cura della preparazione e direzione militare della formazione, e al commissario quella della preparazione e direzione politica e morale degli uomini oltre che dei buoni rapporti con la popolazione. Il personale del comando zona viene tratto dalle formazioni su designazione di questo e la nomina viene dal C.M.R.P. II comando di zona rappresenta il comando militare regionale nella circoscrizione della zona tutte le volte che per l’urgenza della decisione e per la difficoltà dei collegamenti non sia possibile sottomettere al giudizio e alla decisione del C.M.R.P. la questione. Nel particolare: Nel piano operativo : — provvede all’organizzazione dei collegamenti sia col C.M.R.P. sia coi comandi di divisione stanziati nella zona; La ripresa partigiana in Piemonte nel *45 2 3 — provvede all’organizzazione del servizio informazione (diramando i bollettini ricerca sia compilati dalla centrale del C.M.R.P. sia compilati in proprio, raccogliendo ed elaborando le notizie in arrivo); — mantiene stretti contatti con le missioni alleate eventualmente esistenti nel proprio territorio; — determina l’atteggiamento da tenere nei riguardi nemico (sic), specificando limiti di tempo e di zona; — nei casi di urgenza, sulle direttive di massima del C.M.R.P. ordina e dirige le azioni belliche che non chiedono il concorso di formazioni oltre la propria circoscrizione di competenza; — propone al C.M.R.P. le azioni belliche che ritiene opportuno e che coinvolgono il concorso delle forze finitime oltre la zona; — sovraintende all’attività di istruzione e di addestramento delle formazioni.”

    Da Mario Giovana, La ripresa partigiana in Piemonte nel  1945 - l ’unificazione delle formazioni, https://www.reteparri.it/wp-content/uploads/ic/RAV0068570_1957_46-49_27.pdf
     

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