Comando unico zona di Piacenza

  • Storia

    Nel fondo FG, secondo versamento, busta 25, fascicolo n.20, sono reperibili comunicazioni tutte del Comando Unico delle formazioni volontari patrioti della provincia di Piacenza e con i medesimi destinatari ossia: il comando della 2° divisione Garibaldi e i comandi della 38°, 59° e 60° brigata d'assalto Garibaldi. Tutte presentano la firma dattiloscritta o manoscritta del comandante Ezio Franchi. Il primo documento datato 17/8/44 ha per oggetto il servizio aviorifornimenti e l'ordine di attenersi scrupolosamente alle istruzioni impartite dal Comando generale Italia occupata. In esso si scrive che i rifornimenti ricevuti dagli Alleati sono vitali per il fabbisogno delle brigate ma che quasi mai esse si attengono alle istruzioni date dagli Alleati stessi. Ci si lamenta che le armi mancano, ma spesso non si fa ciò che occorre affinchè le armi vengano; i campi sono frequentemente scelti senza prudenza dal punto di vista dellla sicurezza o sono indicati con troppe inesattezze. A volte si chiede di disdire da un giorno all'altro, o di ripristinare lanci prima disdetti, senza rammentare che occorrono molti giorni prima che le richieste pervengano agli agenti e siano eseguite. In molti casi inoltre dai campi non si fanno le prescritte segnalazioni e dunque gli aerei non sono in grado di accertare il luogo dove devono eseguire con il lancio; grave è anche che dopo il rifornimento non ci si cura spesso di darne comunicazioni, tanto che gli Alleati si guardano benee dall'intensificare i lanci come invece continuamente si chiedono. Si deplorano vivamente queste azioni, descritte come quasi sempre per mancanza di disciplina. Il secondo documento datato 14/8/44 presenta la richiesta di immediato rendiconto della situazione finanziaria ed approvvigionamento. Il terzo documento datato 14/8/44 richiede di trasmettere un elenco preciso delle forze effettivamente presenti di ciascuna formazione al momento della sua compilazione, e i dati richiesti sono: lo Stato maggiore della brigata; i quadri dei distaccamenti; i partigiani o gappisti; l'armamento e munizionamento; i mezzi di trasporto; le perdite subite. Saranno forniti moduli per semplificarne la compilazione, da eseguirsi ogni mese. Il quarto documento datato 16/8/44 intende fare terminare inconvenienti e incidenti verificatisi in alcune località da parte di delinquenti che realizzano vere e proprie rapine sotto le mentite spoglie di Patrioti. Per questo si discpone che ogni brigata e distaccamento abbia un'apposita squadra di 8 persone con responsabilità nei sequestri; che tale squadra rilasci all'atto della requisizione un documento con descrizione di ciò che è stato requisito; che tali requisizioni siano tutte registrate; che ogni requisizione effettuata da elementi non appartenenti alle squadre preposte sia giudicata come reato e con la punizione dei colpevoli.